Il progetto installativo “Il lungo viaggio”, pensato appositamente per gli spazi della Reale Mutua dall’artista e calligrafa cinese Chen Li per Art Site 2022, affronta le questioni basilari dell’esistenza umana, dalla relazione tra gli individui al rapporto tra anima e corpo, sino alla necessità di perseguire un equilibrio tra Uomo e Natura.
Attingendo alla filosofia di Confucio (VI-V secolo A.C.) e alla poesia Tang (VII-X secolo D.C.) l’artista fornisce spunti di riflessione in dialogo tra Oriente e Occidente con soluzioni di grande impatto visivo, che coinvolgono lo spettatore in una dimensione immersiva anche grazie al supporto adottato (ampi teli dipinti) e al doppio registro di pittura e scrittura, da sempre cifra stilistica dell’artista, che trova nell’esercizio calligrafo una matura espressione estetica. Questa compresenza ben interpreta il tema scelto per l’ottava edizione di Art Site, "Tales for harsh days": la dimensione narrativa dell’Arte, così come la bellezza (anche) visiva della poesia e della letteratura, e, infine, il recupero della cultura dei nostri antenati possono fornire all’uomo delle sempre attuali chiavi di lettura, codici per affrontare, anche e soprattutto, i momenti di difficoltà e cambiamento, in cui più si è disorientati nel leggere e interpretare la realtà.
L’istallazione site specific unisce la tradizione orientale dei tre grandi teli dipinti e fluttuanti alle forme barocche ed eleganti del cortile dello storico palazzo Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, entrambe espressioni di un pensiero sofisticato e complesso; l’opera, con la sua icastica presenza che abbraccia idealmente tutta la corte, l’intensa cromia e i vari livelli di lettura suggeriti dalla presenza di ideogrammi, introduce e conclude idealmente il percorso del Museo Storico ospitato al piano terreno del palazzo: anche nel progetto museale forte è l’attenzione alla dimensione della parola nell’importanza del documento scritto, illustrato nei suoi cambiamenti nel corso del tempo nei documenti d’archivio perfettamente conservati e tramandati.
Due dei grandi teli sono stati realizzati a conclusione di un lungo percorso di riflessione e di progettualità artistica che Chen Li ha condotto nel tempo, a partire da una sua personale rilettura della cultura cinese, riflettendo in particolare su un celebre aforisma di Confucio, già al centro del celebre film di Ang Lee del 1994 “Mangiare bere uomo donna”: “Sotto il cielo ciò che interessa agli uomini è mangiare, bere e i rapporti tra uomini e donne”. In questo caso il confronto tra gli esseri umani, sottolineato nell’arricchimento spirituale tra generi diversi, è letto come bisogno primario al pari del nutrimento del corpo. L’artista, anche a seguito della residenza d’artista svolta nel 2019 nello splendido contesto naturale della Fondazione La Napoule in Costa Azzurra, si è spinta oltre nella riflessione: “[…] Noi esseri umani godiamo della Natura, bellissima, lussureggiante, a immagine del paradiso terrestre, ma questo, storicamente, non ci basta” - afferma Chen Li - “Desideriamo di più, desideriamo conoscere, e questo avviene attraverso la parola. Ho quindi voluto rappresentare nelle tele il mare e i pesci, i sassi, la Natura, il nostro essere primordiale; dall’altra le parole di Confucio, a ricordare l’instancabile ricerca umana del confronto con l’altro: quasi una dichiarazione d’amore in 4 ideogrammi.
La terza opera trae invece ispirazione dalla poesia della dinastia Tang (618-907 D.C.): per complessità qualità e raffinatezza compositiva la produzione letteraria Tang, benché poco conosciuta in Occidente, è paragonabile alla produzione letteraria del nostro Rinascimento.
Chen Li ha voluto recuperare questo patrimonio culturale cinese, molto meno noto della filosofia confuciana ma non per questo meno importante: “I poeti dell’epoca Tang, funzionari e uomini di stato, sono appartenuti a un periodo di grande fioritura culturale in Cina: solo 289 anni, che possiamo comparare al Rinascimento Italiano. Politica e cultura erano considerati complementari: solo chi sapeva comporre poemi in stile classico poteva essere considerato adatto a governare. Nei loro componimenti c’è sempre grande attenzione alla Natura, ai nomi di piante e animali, alla percezione e ai sentimenti, che vengono descritti con sensibilità, attenzione a dettagli descrittivi ed emozionali, in grado di restituire in pochi tratti i singoli caratteri e le diverse situazioni, con punti di contatto interessanti con la poesia occidentale.
In particolare per questo progetto è stata scelta la poesia Tarda primavera di Han Yu, che Chen Li ha interpretato visivamente in una intensa variazione di rossi e porpora.
Erba e alberi sanno che la primavera tornerà presto,
cento tipi di rosso, porpora, insieme di fragranze.
Il salice e l’olmo spandono semi senza nessun talento,
ma riempiono il cielo facendo volare la neve.
Continua l’artista: “Credo che il valore universale di queste poesie sia in piena coerenza con il motto della Reale Mutua che troviamo all’interno del Museo Storico: “Noi siamo responsabili delle nostre azioni e della Nostra Storia". Nelle parole scritte gli autori si prendono sempre la responsabilità della scelta, scelta del contenuto, scelta delle parole, che diventano lezione e cura per loro e per chi le leggerà. Ogni strada ne esclude un’altra. Le nostre azioni sono la nostra scelta e le scelte creano la nostra storia nel Tempo. L’uomo osserva la Natura nella sua eterna lezione di rinascita e perseveranza, e reagisce con l’intelletto - la parola - per superare le difficoltà contingenti, ma non con fatica e fretta: “con felicità e amore”.
Paola Stroppiana
ARTSITE FEST 2022 - Il lungo viaggio
A cura di: Domenico M. Papa
Testo critico di: Paola Stroppiana
Date: da martedì 4 ottobre a domenica 6 novembre 2022
LUOGO: Palazzo Biandrate, Museo della Reale Mutua, via Garibaldi 22 Torino
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